Novembre a Bugno Martino: il tempo del silenzio buono
Novembre è un mese di passaggio, quel momento dell'anno in cui la campagna smette di correre e comincia a respirare più lentamente. A Bugno Martino lo viviamo come una parentesi preziosa: dopo l'intensità della vendemmia e il ritmo vivo delle fermentazioni, tutto rallenta e trova il proprio equilibrio.
Le svinature sono terminate e anche le fermentazioni si sono concluse : ogni vino ha lasciato alle spalle le bucce che lo hanno accompagnato nei suoi primi giorni di vita, e ora riposa nelle vasche di affinamento , ognuno con i suoi tempi e la sua personalità. Le fermentazioni di quest'anno sono state lente e costanti , una condizione ideale che permette di esaltare aromi e profumi con grande precisione.
La 2025 è stata per noi una vendemmia straordinaria , probabilmente la migliore dopo quella del 2018. Un'annata in cui la maturazione polifenolica – quella dei tannini e degli antociani, responsabilità del colore – e la maturazione zuccherina sono arrivate a coincidere in modo raro e perfetto. Questo equilibrio ci fa prevedere vini armoniosi, con tannini ben presenti ma eleganti , capaci di raccontare il territorio senza asperità.
Sono annate così – non frequentissime, purtroppo , nell'era dei cambiamenti climatici – in cui si può davvero parlare di autentica espressione del territorio . Abbiamo ottenuto molto colore , ottima ricchezza aromatica e, soprattutto, acidità elevata , fondamentale sia per i vini a lunga maturazione sia per quelli di pronta beva. L'acidità, infatti, dona freschezza, vivacità e una prospettiva evolutiva più ampia.
Fuori, la campagna segue lo stesso ritmo dei vini. Le vigne sono spoglie ma vive: stanno semplicemente riposando , approfittando delle basse temperature che aiutano a “disinfettare” naturalmente il terreno e favoriscono un sonno vegetativo profondo e sano.
La prossima grande tappa sarà la potatura , che comincerà dopo l'Epifania . Un gesto antico e decisivo, che darà forma alla prossima annata. Ogni taglio sarà pensato per accompagnare la vite verso un nuovo equilibrio, rispettando ciò che la natura ha donato quest'anno.
Novembre, a Bugno Martino, è questo: un invito alla calma, all'osservazione e alla cura. Perché il vino – come la terra – ha bisogno anche di silenzio per crescere bene.